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Curriculum vitae

Calà Scaglitta Giacomo (detto Gemino), Musicista, Polistrumentista e Docente di educazione musicale, si è diplomato (vecchio ordinamento) brillantemente in Clarinetto, ed in Musica Jazz con il massimo dei voti e la lode presso il conservatorio “A. Corelli” di Messina.
Ha conseguito altresì: Tre Master Universitari di 1° livello e un Corso di Perfezionamento Annuale, che riguardano gli aspetti pedagogici e le metodologie didattiche per gli insegnamenti Artistici - Musicali della scuola secondaria.
Ha conseguito ancora l’idoneità per l’insegnamento nei conservatori in: Musica d'insieme Jazz - COMI/06; Musica da camera “Musica d’insieme per voci e strumenti tradizionali - COMI/03;
Musiche tradizionali - COMJ/13.
Dal 01/09/2018 è titolare di cattedra presso l’I.C. Statale “G. Galilei” di Maletto (CT) nella scuola secondaria di 1° grado in cui nell’ambito dell’attività didattica (programmazione) insegna anche strumenti popolari come il Friscalettu (Flauto siciliano dritto a becco a bocca zeppata), Marranzanu (Scacciapensieri), Zampogna, Ukulele, percussioni etniche ecc.
Ha costituito l’orchestra scolastica dell’istituto composta da oltre 40 elementi con un organico strumentale che prevede: Tutta la famiglia dei flauti dolci; Ukuleli; Percussioni a suono determinato e indeterminato; Tastiere elettroniche; Friscalettu; Zampogna; Marranzanu e Coro.

Parallelamente allo studio del clarinetto, intraprende l'attività di ricerca sulle tradizioni popolari, specializzandosi nella conoscenza nonché uso di vari strumenti popolari tradizionali siciliani e non, la “Zampogna a Paru”, “Zampogna a chiave”, “Piva”, “Gaita”, “’U Friscalettu”, Ocarina, “Zammaris”, “‘U Marranzanu”, “Flauti etnici vari” ed altri.
Tale conoscenza ed abilità gli hanno permesso di partecipare alle attività divulgatrici sia a livello nazionale sia a livello mondiale (U.S.A., Turchia, Canada, Argentina, Egitto, Svizzera, Tunisia, Germania, Grecia, Francia e altri ancora). Negli ultimi anni ‘80 del secolo scorso, la musica classica lo ha visto esibirsi in vari teatri con: il “Sestetto Corelli” di fiati e pianoforte; “Quartetto di Clarinetti”; “L’Orchestra Sinfonica A.I.D.E.M” di Firenze in qualità di 1° Clarinetto; ed infine con un “Duo di Clarinetto e Pianoforte” in repertori di musica di L. Spohr, Weber ed altri.
Attualmente insegna anche Friscalettu, Zampogna, Fiati popolari vari e Musica d’insieme nei corsi di “Musiche tradizionali” presso l’accademia Pentamusa di Rocca di Caprileone (ME) convenzionata con il conservatorio di musica “A. Corelli” di Messina.

Il suo amore per il genere jazzistico lo ha portato invece a prendere parte attiva in varie formazioni in qualità di sassofonista (Soprano e Alto), quali: “Big Bands”; “Soul”, “Rhythm & Blues” e gruppi di “musica pop-rock”.

Iscritto alla S.I.A.E. dal 1986, (e dal 2011 anche nella sez. D.O.R.) ha ampiamente sfruttato la sua capacità creativa con le sue composizioni, con alcune delle quali ha partecipato a diversi concorsi nazionali, quali quelli di “Composizioni Originali per Banda”, “Composizione Originale per Clarinetto” “Composizioni Originali per Quartetto di Sax/Clarinetto e Zampogna”, e di “Composizioni di Musica Leggera”, ottenendo: I, II, III posto e diplomi di merito nonché realizzazione di compilations su CD.
Ha composto a tutto oggi musiche per cortometraggi, tra cui: la colonna sonora del corto che ha per titolo “AUTORITRATTO” di A. Emanuele classificatosi finalista al TaorminaFilmFest 2010; la colonna sonora del cortometraggio “L’UOMO CHE VISSE E RIVISSE” di P. Pullella classificatosi semifinalista al Atlanta Film Fest 2016 in Georgia U.S.A.; medio metraggi e corti musicali; un Musical che ha per titolo “SICILIA”; ha musicato inoltre un Libretto in prosa in 5 Atti di Francesca Spadaro “I CANTI DELL’ARIA DELL’ACQUA, DELLA TERRA DEL FUOCO”; 3 CD di Commenti musicali che accompagnano le poesie; 4 Album; 11 Compilations; 4 Singoli e diverse produzioni scolastiche.
Ha registrato e pubblicato “Il concerto di Johann Georg Albrechtsberger (1736-1809) - Konzert in D Dur fur Mandora, Maultrommel und Streicher” edito da STUDIOMUSICALICATA (SR).
Alcune composizioni ed elaborazioni sono state utilizzate come sottofondo musicale in vari documentari: Linea Blu Rai1; Sereno Variabile Rai2; Cose dell’altro G&O Rai3.
Ha realizzato a tutto oggi, nella qualità di polistrumentista, compositore, direttore ed arrangiatore musicale, diverse incisioni e pubblicazioni per conto di case editrici a diffusione nazionale.

Nel 2001 ha pubblicato un metodo musicale per “Friscalettu” dal titolo “LO ZUFOLO”, edito da Armenio Editore, (Me) con cui, lo zufolo, inizialmente legato all’ambito agro-pastorale e poi all’ambito della tradizione popolare, assume una nuova dignità diventando strumento nobile. Nobiltà dimostrata dall’autore del metodo che utilizza lo zufolo, (con composizioni e trascrizioni) in formazioni di diversa natura: (classica) “Duo, Trio e Quartetto di Zufoli”; “Zufolo e Chitarra”; “Zufolo e Quartetto di Clarinetti”; “Zufolo e Quartetto di Sassofoni”; “Zufolo e Banda”; “Zufolo e Orchestra d’Archi”; (jazzistica) “Zufolo, Pianoforte, Contrabbasso e Batteria”; Gemino Calà inoltre è stato anche il primo ad utilizzare lo zufolo (Friscalettu) ed il marranzano (scacciapensieri) nella musica jazz (Be-bop). È stato inoltre fonte di ispirazione per i musicisti (di Friscalettu) di nuova generazione.

Nel 2014 invece ha pubblicato un’originale opera discografica che ha per titolo “MARRANZANUMANIA”, l’attenzione di ricerca di Gemino Calà su quest’ ultima opera, si è concentrata su un altro strumento-simbolo della sicilianità in musica, ovvero lo Scacciapensieri-Marranzanu. Una scelta quanto mai felice, che s’inserisce, peraltro, a pieno titolo in un più vasto movimento isolano che, ormai da parecchi anni, tende a rivitalizzare l’umile idiofono a pizzico. Mosso dal desiderio di riscattarlo dal suo ruolo di strumento minore, dalla “cattiva reputazione”, visto che le fonti demologiche lo associano anche a contesti malavitosi, con la finalità di distrarre con il suo suono i malcapitati, Gemino Calà amplia subito il suo orizzonte, riconoscendo molto opportunamente allo strumento, da lui definito organologicamente “aero-idiofono a pizzico a suono determinato”, un’appartenenza a quasi tutte le culture musicali tradizionali del mondo. Non più, dunque, mariòlu o ngannalarruni, che per estensione semantica lo associa ai borsaioli, né solo pittorescamente compagno dei carrettieri, ma strumento musicale che, nelle mani di Calà, acquista una nuova e impensabile dignità confrontandosi alla pari, anzi nel ruolo di splendido solista, con altri più nobili strumenti musicali, e nei più disparati generi. Un fascinoso viaggio musicale attorno al mondo, quello proposto del musicista siciliano, a ripercorre idealmente le infinite vie seguite dallo scacciapensieri nel corso della lunga ed avventurosa storia, che sembra abbia avuto origini in terre asiatiche in tempi remoti. Dai suoni arcaici del didjeridoo, ovvero dal brano di apertura, fino alla New Ciuri-Ciuri Jazz Orchestra di Santi Scarcella, passando per l’Epitaffio di Sicilo, al Coro Ouverture diretto da Giovanni Mirabile, al Morrison’s Jig, con Sabrina e Simona Palazzolo alle arpe celtiche, e in tante altre inaspettate escursioni musicali, è tutto uno sfavillio sonoro dai colori trasparenti, seducente ed irresistibile. Un distillato di suoni armonici che Gemino Calà fa sgorgare con sapienza - seguendo originali disegni musicali dai temi dati -, ora dagli scacciapensieri austriaci, omaggio ad una terra che ha eletto questo strumento ad espressione colta, ora a quelli vietnamiti e a quello di bamboo, sempre di provenienza orientale. Un’esperienza d’ascolto davvero rara, che esalta le qualità segrete dello scacciapensieri, sorprendente e fascinoso.
Tra le sue composizioni vanno citate pure le formazioni di: “Zampogna a paro e Quartetto di Clarinetti”, “Zampogna a paro e Quartetto di Sassofoni.”

È un abile costruttore di strumenti tradizionali agro-pastorali siciliani e non: Friscalettu siciliano, Bifira, Zammaris, e così via, apportando diverse modifiche organologiche.

  • Ha brevettato e di conseguenza realizzato dei modelli di Friscalettu e di Flauto dolce con una chiave, battezzandoli: “Friscalettu cromatico” & “Flauto dolce cromatico”. Questi consentono di ottenere: la doppia tonalità degli strumenti stessi e la riproduzione di cromatismi con estrema facilità. Questa caratteristica permette al “Friscalettu e al Flauto dolce” l’utilizzo di linguaggi e possibilità musicali finora inesplorati.
  • Ha progettato un modello di piva ad ancia semplice facendola costruire a Rosario Altadonna. Si tratta della trasformazione della zampogna a paro in piva utilizzando un solo chanter melodico che riproduce l’estensione di una nona (fa, sol, la, si, do, re, mi, fa2, sol2). Possiede inoltre altri due bordoni che realizzano un doppio pedale di dominante, il tenore ed il basso, a distanza di una ottava (Do3 e il Do4). Utilizzando posizioni a forchetta si ha la possibilità di realizzare anche qualche cromatismo. Naturalmente il chanter melodico prevede l’utilizzo della mano sinistra e di quella destra.
  • Ha progettato ancora un modello di zampogna a chiave costruita da Marco Tomassi. La zampogna a chiave modificata è uno strumento armonico con tre chanters (italian, triple chatered pipe) che possono essere eliminati a piacimento dell’esecutore attraverso appositi rubinetti. Nel modello di Gemino Calà invece troviamo la presenza di ulteriori due chiavi nella manca, una per eseguire il do# e l’altra per fare il mi.
  • E per ultimo ha progettato un modello di Piva emiliana (costruttore Marco Tomassi) che presenta le seguenti caratteristiche: Bordone basso esegue sia il Sol che il La; il bordone tenore invece esegue il Do e il Re a distanza di una quarta ascendente rispetto a quello basso. Il cambio delle predette note avviene attraverso l’apertura e la chiusura di un tappo applicato sul bordone stesso. Inoltre i bordoni possono essere eliminati attraverso appositi rubinetti).

Ha collaborato nella classe di musica jazz del conservatorio “A. Corelli” di Messina, ed inoltre suona con i gruppi: “Corelli Jazz Ensemble ” “Jazz Friends ” “Duo G. Calà - C. Donato” “Gemino Calà Etno-Jazz Group” “Sikelia Etno-Jazz Group” “Euterpe Saxophone Quartet” “Discanto Siculo” “Malanova” “Gemino Calà Quartet” “CiuriciuriJazz - Orchestra” ed altri ancora.
Collabora inoltre, nella qualità di Zampognista (Suonatore di Zampogna) e Zufolista (Suonatore di Friscalettu) con: “Ensemble Barocco di Messina”, “Orchestra da camera di Messina”, “Orchestra Fiati dei Nebrodi”, “Saponara Simphonic Band”; con questi ultimi ha eseguito trascrizioni di brani per strumenti agro-pastorali e orchestra fiati e trascrizioni di brani per strumenti agro-pastorali ed archi da lui arrangiati e adattati.

Collabora ancora con il “Coro Ouverture” con il quale ha instaurato un dialogo-contaminazione, unendo le sonorità del Marranzano con il sound Gospel, e le improvvisazioni (Jazz Ambient) del Sax Soprano con la polifonia classica.

Con l’“Orchestra Fiati Pentamusa” di Rocca di Caprileone (Me) nella qualità di Clarinettista eseguendo concerti diretti da prestigiosi direttori: Jan Van der Roost, Ferrer Ferran, Otto M. Schwarz, Marco Somadossi, Andrea Loss.

Con il gruppo “Gemino Calà Etno-Jazz Group”, ha sviluppato un originale progetto musicale incentrato sull’incontro tra le ance “colte” (quartetto di Sassofoni opp. quartetto di Clarinetti) e quelle popolari (Zampogna a paro, Bifira, strumenti agro-pastorali vari, compreso il “Friscalettu” e il “Marranzanu”. Questa formazione esegue sia un repertorio di musiche originali, composte appositamente da Gemino Calà per questo particolare nonché singolare organico, sia arrangiamenti di brani standards della tradizione jazzistica americana e non.

Ha altresì eseguito in prima esecuzione assoluta brani di musica contemporanea scritti da compositori contemporanei quali S. Chillemi, S. Bertolami, E. Friello; S. D’Anna, C. Gizzi, H. Gualdi, O. Corsaro, S. Scarcella ed altri. Ha partecipato ancora a diverse rassegne nazionali prestigiose di “World Music” “Festivals di musica Jazz” e “Rassegne nazionali di musica scolastica”.
E’ stato invitato più volte nei programmi culturali organizzati da Radio Rai1; Radio Rai2; Radio Rai3.

Collaborazioni (occasionali e non)

Cinzia Gizzi, Carlo Cattano, Stefano Sgrò, Pino Garufi, Giancarlo Mazzù, Fabrizio Torrisi, Dario Miano, Daniele Zappalà, Rosalba Lazzarotto, Pippo Mafali, Francesco Pisano, Maria Fausta Rizzo, Pino Terranova, Osvaldo Corsaro, Orazio Corsaro, Giancarlo Parisi, Claudio Cusmano, Cettina Donato, Carmen Stefano, Joe Lo Vano, Judi Silvano, Salvatore Bonafede, Paolo Fresu, Kamal Musallam, Santi Scarcella, Baba Sissoko, Cristiano Micalizzi, Marco Siniscalco, Massimo De Domenico, Sergio Vitale, Giovanni Imparato, Maurizio Rolli, Israel Varela, Sonia Peana, Gianni Smiroldo, Gianpiero Lo Piccolo, Antonello Sorrentino, Alessandra Giura Longo, Fabio Sodano, Tanino Lazzaro, Cosimo Costantino, Angelo Tripodo, Flora Faja, Orazio Maugeri, Giuseppe Testa, Massimo Laguardia, Antero Arena, Nunzio Ortolano, Giovanni Mattaliano, Giampiero Risico, Nicola Costa, Puccio Panettieri, Otis Murphy, Francesco Luzzio, Ninni Pedone, Carlo Aonzo, Antero Arena, Luisa Grasso, e altri.




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